Nella chiesa greca primitiva, la divinizzazione attraverso il modello di Cristo era chiamata theosis (letteralmente, "divinizzazione", diventare simile a Dio o uno con Dio). I primi cristiani concepivano la salvezza non solo come una fuga dall'inferno, ma come una trasformazione totale del proprio essere conformemente all'immagine divina (Ef 4,13-15, 2 Cor 3,18, 1 Gv 3,1-3). Noi condividiamo questa maggiore comprensione della salvezza, basata sul riconoscimento dell'immagine di Dio nell'essere umano e, quindi, del nostro potenziale divino, che si è manifestato nella persona di Gesù.
La Bibbia chiarisce che Dio dovrebbe essere considerato il Padre di tutti gli uomini (Mal 2,10; Mt 6,9; Ef 4,6); che tutti gli esseri umani, maschi e femmine, sono creati a immagine e somiglianza di Dio (Gen 1,26-27), che la Luce o Spirito di Dio è dentro di noi (Gb 33,4; Mt 5,14, Mc 1,8); e che siamo letteralmente progenie di Dio (Atti 17,28).
Diventare uno con Dio è il destino glorioso di tutte le persone! Nessuno è escluso da questo stupefacente piano divino. Nella pienezza dei secoli, Dio diventerà "tutto in tutti" (1 Cor 15,28), il che significa che tutti gli esseri manifesteranno gli attributi di Dio al loro massimo potenziale. La vita - qualunque forma possa assumere nel nostro cammino spirituale - consiste nel tendere e avanzare verso livelli sempre più grandi di manifestazione divina finché, per grazia, amore e potenza di Dio, ogni traccia di separazione egoistica venga eliminata da noi e siamo trasformati in una nuova creazione, secondo quel che Cristo era già dalla fondazione del mondo.