Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

sabato 20 settembre 2025

Navaratri: La celebrazione dei nove giorni della Dea Madre

Introduzione

Navaratri, letteralmente "nove notti" in sanscrito, rappresenta una delle festività più significative e diffuse del calendario hindu. Questa celebrazione, che onora la Dea Madre nelle sue molteplici manifestazioni, incarna profondamente la spiritualità indiana e la devozione verso il principio femminile divino, conosciuto come Shakti. Nel corso di nove giorni e dieci notti, milioni di fedeli in India e nel mondo si immergono in un intenso periodo di preghiera, digiuno, danza e riflessione spirituale.

Le origini e il significato religioso

Le radici di Navaratri affondano nelle antiche tradizioni vediche e purianiche, dove la Dea è venerata come la forza creatrice e distruttrice dell'universo. La festività celebra principalmente tre aspetti della Dea Madre: Durga, Lakshmi e Saraswati, che rappresentano rispettivamente la forza spirituale, la prosperità materiale e la saggezza. Secondo la mitologia hindu, durante questi nove giorni la Dea combatte e sconfigge il demone Mahishasura, simboleggiando il trionfo del bene sul male, della luce sulle tenebre, della conoscenza sull'ignoranza.

La divisione dei nove giorni riflette un percorso spirituale progressivo: i primi tre giorni sono dedicati a Durga, che distrugge le impurità e le tendenze negative; i successivi tre giorni onorano Lakshmi, che benedice i devoti con prosperità e abbondanza; gli ultimi tre giorni celebrano Saraswati, che conferisce saggezza e conoscenza spirituale. Il decimo giorno, chiamato Vijayadashami o Dussehra, segna la vittoria finale del bene sul male.

Le quattro celebrazioni annuali

Sebbene Navaratri sia celebrato quattro volte l'anno secondo il calendario hindu, due occasioni assumono particolare rilevanza. Sharad Navaratri, che cade in autunno (settembre-ottobre), è la celebrazione più importante e diffusa, coincidendo con il periodo post-monsone quando la natura si prepara per l'inverno. Chaitra Navaratri, celebrato in primavera (marzo-aprile), segna l'inizio del nuovo anno hindu in molte regioni.

Le due celebrazioni minori, Magha Navaratri (inverno) e Ashadha Navaratri (estate), sono osservate principalmente da devoti particolarmente religiosi e in specifiche comunità regionali. Questa ciclicità riflette la concezione hindu del tempo come eterno ritorno e della necessità di rinnovare periodicamente la connessione spirituale con il divino.

Aspetti spirituali e pratiche devozionali

Dal punto di vista spirituale, Navaratri rappresenta un periodo di purificazione interiore e crescita spirituale. Molti devoti osservano il digiuno, variando dalle forme più rigorose che permettono solo acqua e frutta, a versioni più moderate che escludono cereali e cibi non vegetariani. Il digiuno non è considerato una privazione, ma un mezzo per purificare il corpo e la mente, rendendo il praticante più ricettivo alle influenze spirituali.

La recitazione di mantra, in particolare il Durga Saptashati (700 versi in lode della Dea, anche conosciuto come Devi Mahatmya o Chandi Path), costituisce una pratica centrale. Questi antichi testi non sono solo preghiere, ma sono considerati formule vibrazionali che armonizzano le energie sottili del praticante con quelle cosmiche. La tradizione sostiene che la recitazione sincera di questi mantra durante Navaratri possa portare alla realizzazione spirituale e alla liberazione da ostacoli materiali e spirituali.

La meditazione assume forme particolari durante questo periodo, spesso concentrandosi sulla visualizzazione delle varie forme della Dea. Ogni giorno è dedicato a una specifica manifestazione divina, permettendo al devoto di esplorare diversi aspetti del principio femminile cosmico e di sviluppare qualità corrispondenti nella propria personalità.

Il ruolo delle donne e l'emancipazione femminile

Navaratri riveste un significato particolare per le donne, che durante questo periodo sono venerate come manifestazioni terrene della Dea. In molte tradizioni, le giovani ragazze sono adorate come Kumari (vergini divine) e ricevono offerte e benedizioni. Questa pratica riflette il profondo rispetto che l'hinduismo nutre verso il principio femminile e riconosce il potere creativo e nutrice delle donne.

La festività ha assunto negli anni recenti anche connotazioni di emancipazione femminile, con molte organizzazioni che utilizzano questo periodo per promuovere i diritti delle donne e celebrare i loro contributi alla società. Le danze tradizionali, in particolare, offrono uno spazio di espressione libera e gioiosa per le donne, rompendo temporaneamente alcune barriere sociali tradizionali.

Significato filosofico e universale

A livello filosofico, Navaratri rappresenta molto più di una celebrazione religiosa. Incarna il concetto hindu di equilibrio cosmico tra forze creative e distruttive, tra ordine e caos, tra manifestato e non-manifestato. La vittoria della Dea sui demoni simboleggia la possibilità di trascendenza per ogni individuo, la capacità di superare le proprie limitazioni e tendenze negative attraverso la devozione e la pratica spirituale.

Il messaggio universale di Navaratri risiede nella celebrazione dell'energia femminile come forza creativa fondamentale dell'universo. In un'epoca in cui molte società stanno rivalutando il ruolo e il contributo delle donne, questa antica celebrazione offre spunti di riflessione profonda sull'importanza dell'equilibrio tra principi maschili e femminili, sia nell'individuo che nella società.

La festività insegna anche l'importanza della ciclicità e del rinnovamento, concetti particolarmente rilevanti in un mondo che spesso privilegia il progresso lineare dimenticando la necessità di pause, riflessione e rigenerazione spirituale.

Conclusioni

Navaratri rappresenta una delle manifestazioni più complete e complesse della spiritualità hindu, integrando aspetti devozionali, culturali, sociali e filosofici in un unico grande evento celebrativo. La sua capacità di adattarsi ai tempi moderni mantenendo intatta la sua essenza spirituale testimonia la vitalità e la resilienza delle tradizioni indiane.

Attraverso i suoi rituali, le sue danze, le sue preghiere e le sue celebrazioni, Navaratri continua a offrire a milioni di persone un'opportunità di connessione spirituale, crescita personale e partecipazione comunitaria. In un mondo sempre più frammentato e materialista, questa celebrazione della Dea Madre ricorda l'importanza dei valori spirituali, della bellezza artistica e della solidarietà umana.

Il messaggio di Navaratri trascende i confini religiosi e culturali, offrendo a chiunque sia disposto ad ascoltare una lezione di equilibrio, compassione e celebrazione della vita in tutte le sue manifestazioni. È questo carattere universale che rende Navaratri non solo una festività hindu, ma un patrimonio spirituale e culturale dell'umanità intera.

- Rev. Dr. Luca Vona