Proponete una sola felicità alle vostre anime, un'unione con Lui che le fece, l'avere comunione col Padre e col Figlio, l'essere congiunti col Signore in un solo Spirito. Un solo scopo dovete avere fino alla fine del tempo, il godimento di Dio nel tempo e nell'eternità. Desiderate altre cose solo in quanto tendano a questo: amate la creatura in quanto conduce al Creatore. Ma in ogni passo che facciate, sia questo il punto glorioso, che segni il vostro fine. Sia subordinato a ciò ogni affetto, pensiero, parola ed azione. Qualunque cosa desideriate o temiate, qualunque cosa cerchiate o evitiate, qualunque cosa pensiate, diciate o facciate, sia, per la vostra felicità in Dio, il solo fine e la sola sorgente del vostro essere. [...] Ecco la somma della legge perfetta, la circoncisione del cuore. Ritorni lo Spirito a Dio che lo diede, con l'intero seguito dei suoi affetti.
[...] Nell'agosto [1738] ebbi un lungo colloquio con Arvid Gradin, in Germania. Dopo che mi ebbe dato un resoconto della sua esperienza, desideravo che mi desse, per iscritto, una definizione della "piena certezza della fede", che mi diede nelle parole seguenti: Requies in sanguine Christi; firma fiducia in Deum, et persuasio de gratia divina; tranquillitas mentis summa, atque serenitas et pax; cum absentia omnis desiderii carnalis, et cessatione peccatorum etiam internorum ("Il riposo nel sangue di Cristo; una ferma fiducia in Dio, e persuasione della grazia divina; la massima tranquillità, serenità e pace della mente, con l'assenza di ogni desiderio carnale, e con la cessazione dei peccati, anche interiori").
Questa fu la prima spiegazione che ho sentito mai da alcun vivente, di ciò che avevo imparato prima per mio conto dagli oracoli di Dio, e per il quale avevo pregato (con la piccola compagnia dei miei amici) e aspettato per parecchi anni.
- John Wesley, La perfezione cristiana, ed. Claudiana, pp. 33-35