Il Rev. Dr. Luca Vona
Un evangelico nel Deserto

Ministro della Christian Universalist Association

martedì 15 luglio 2014

L'Eucaristia

"La Santa Comunione, o Cena del Signore, è la più sacra, misteriosa e utile congiunzione delle cose segrete nella religione," scrive Jeremy Taylor nel suo trattato del 1660 'Il degno comunicante'. Taylor fa notare che molti uomini hanno gettato lo sguardo alle semplici parole del Nuovo Testamento sul tema dell'Eucaristia e hanno visto molte cose diverse, così come due uomini, fissando la stessa nube potrebbero vedere diverse forme. "Così è in questo grande mistero della nostra religione," dice Taylor, "in cui alcuni scorgono strane cose che Dio non intendeva, e altri non vedono quello che Dio ha molto chiaramente detto".

Taylor continua a delineare una teologia anglicana dell'Eucaristia che egli ritiene superiore a quella di altre tradizioni per il suo affidamento alla semplici parole della Scrittura e dei Padri. Naturalmente, tutte le tradizioni teologiche emerse dal XVI secolo, inclusa quella della Chiesa Cattolica Romana post-tridentina, pretendono di essere la semplice interpretazione delle parole della Scrittura sull'Eucaristia. Che cosa è notevole dal punto di vista dei nostri giorni è che Taylor sia convinto che la propria tradizione abbia un insegnamento su questa materia. Come con tante altre dottrine incomprese, la molteplicità di punti di vista sulla Santa Eucaristia che può essere trovata nel moderno anglicanesimo ha condotto alla nozione comune che l'anglicanesimo non ha nessun insegnamento reale sul tema, almeno non un insegnamento vincolante per i suoi aderenti. Taylor era invece convinto di difendere un insegnamento prettamente anglicano, espresso dalla scrittura, dai Padri della chiesa e dai formulari anglicani. E questo insegnamento non era luterano, calvinista, Zwinglian, né cattolico, anche se aveva alcuni elementi in comune con la teologia di quelle tradizioni in quanto mutuato dalle stesse fonti originali.

Comprendere la posizione anglicana sull'Eucarestia non è facile. I riformatori anglicani e i teologi utilizzano un vocabolario diverso quando si parla di Sacramento rispetto ai loro contemporanei, che rende difficile la lettura per quelli di noi che hanno imparato a capire l'Eucaristia nelle categorie tipiche che abbiamo ereditato dal secolo XVI. Il desiderio dei teologi e riformatori era meno indirizzato alla precisione filosofica rispetto alla fedeltà alla Bibbia e allo spirito dell'età patristica.

In una serie di post dedicati all'Eucaristia ci riferiremo innanzitutto ad alcuni dei testi scritturistici che informano la nostra comprensione del Sacramento, e all'interpretazione che di essi ci hanno offerto i Padri della chiesa. Successivamente, esamineremo l'insegnamento del Libro della preghiera comune (Book of Common Prayer) alla luce dell'insegnamento delle Scritture e dei Padri. Poi confronteremo l'insegnamento del Libro della preghiera comune con l'insegnamento dei 39 articoli, prestando particolare attenzione a ciò che intendono affermare quando parlano del modo "celeste e spirituale" in cui viene ricevuto il Corpo e Sangue di Cristo. Infine, torneremo a Taylor e pochi altri teologi dell'epoca "classica" dell'anglicanesimo per vedere come questo insegnamento ha dato forma al pensiero anglicano e quali sono state le sue evoluzioni.

[Tratto da conciliaranglican.com]